Ingredienti
I° impasto:
- 350 gr Farina per lievitati (quindi ad alto contenuto di proteine)io ho usato la farina manitoba "Caputo" - pubblicità non retribuita
- 150 g Licoli (lievito naturale liquido)
- 102 gr Zucchero semolato
- 111 gr Tuorli d'uovo
- 120 gr Burro
- 125 gr Acqua
II° impasto:
- 247 gr Farina per lievitati (quindi ad alto contenuto di proteine)sempre farina manitoba "Caputo"
- 141 gr Zucchero semolato
- 120 gr Burro
- 111 gr Tuorli d'uovo
- 42 gr Acqua
- 10 gr Sale
- io un cucchiaio di aroma homemade per grandi lievitati Aroma a piacere
Per farcire:
- di albicocche 250 gr Confettura
Per guarnire:
- di albicocche q.b. Confettura
- q.b. Zucchero a velo
Indicazioni

Da qualche tempo spopolano sul web foto di un dolce meravigliosamente soffice: la nuvola di Como.
Ed io da terrona Calabrese mi sono chiesta: “ma che sarà mai questa nuvola di Como??!”, inoltre, guardando una puntata di “cortesie per gli ospiti B&B” una coppia la proponeva nella sua colazione – ancora più curiosa io!!
poi, da testa dura innamorata dei lievitati (non ho pregiudizi regionali!), mi sono fissata su questo dolce e con tutto il da fare di questo periodo sono pure riuscita a sfornarlo!!
La ricetta del dolce originale è Top Secret, la conosce solo chi ha inventato questa prelibatezza: il panificio Beretta di Como, appunto (per scoprire se questa è uguale alla loro dovremo fare un viaggio a Como!).
La nuvola di Como è un mix tra il panettone ed il pandoro, ingolosito da gocce di confettura di albicocca, ed è prodotta in degli stampi da plumcake (rigorosamente in cartone), io non avendoli ho dirottato su dei normalissimi stampi da panettone da 1 kg.
Questa brioche è a tutti gli effetti un grande lievitato, a lievitazione naturale, a doppio impasto ed una volta sfornato va infilzato e messo a raffreddare a testa in giù!
La ricetta che io vi “ripropongo” è presa dal gruppo FB “lievitisti seriali di Oscar Pagani”, ne hanno fatto anche un evento!
Io ho usato gli stessi ingredienti, ma ho “gestito” diversamente l’impasto… purtroppo, o per fortuna, ho trovato un metodo di inserimento degli ingredienti e di impasto che mi porta ad avere ottimi risultati e non riesco a cambiarlo…
L’ultimo articolo che ho postato (LEGGILO SE ANCORA NON LO HAI FATTO, CLICCA QUI!) parlava della differenza tra pasta madre solida e liquida, ed in quell’occasione vi ho spiegato le differenze soprattutto sul rinfresco e sulla gestione dei due tipi di lievito naturale. Bene, con la preparazione della nuvola di Como, ancora una volta, ho avuto la conferma della “forza” del lievito liquido in un grande lievitato e della sua “facilità” di gestione rispetto alla pasta madre solida! Inoltre, non ho dovuto nemmeno rinfrescarlo tre volte di seguito… per farvi capire bene come ho gestito il tutto, vi scriverò tutto quello che ho fatto (compresi gli errori): cercherò di essere dettagliata su tutto, tranne che sugli orari (che a mio avviso portano solo tanti problemi nella realizzazione dei lievitati, soprattutto per chi è alle prime armi).
Certo, questo non è un dolce facilissimo da fare, non vi voglio prendere in giro, ma con un buon lievito, una discreta planetaria e tanta forza di volontà, secondo me, lo possono fare tutti gli appassionati!!
Prima di tutto:
- leggete tutta la ricetta (io non l’ho fatto ed alla fine stavo per buttare tutto… vi racconterò anche questo, così voi non correrete il rischio di sbagliare!)
- procuratevi tutti gli ingredienti (pesateli tutti, prima di iniziare ogni impasto e teneteli in frigorifero) e che siano di ottima qualità
- rileggete tutta la ricetta
- procuratevi gli stampi di carta (o con forma di plumcake oppure andranno benissimo quelli da panettone, forse visto il periodo sono più reperibili)
- rileggete la ricetta, TUTTA!
- procuratevi gli spilloni per infilzare la nuvola di Como e metterla a testa in giù per raffreddare – li potete sostituire anche con due ferri da calza abbastanza lunghi e spessi da non incurvarsi!
- rileggete la ricetta (questa volta per l’ultima volta)
- eh, la cosa più importante, procuratevi 24 ore per pasticciare (tra impasto, lievitazione, formatura e cottura ci vorrà tempo).

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Passaggi
1 Fatto | Prepariamo il Licoli per la nuvola di Como:Io non ho rinfrescato il lievito naturale liquido per 3 volte consecutive, come suggerivano sul gruppo (e come, a dire il vero, ho sempre fatto prima!). |
2 Fatto | Mentre il Licoli raddoppiava ad una temperatura di 26°CHo pesato tutti gli ingredienti del primo impasto, mettendo tutto in frigo man mano. |
3 Fatto | Prepariamo anche la confettura per l'inserimento:Aiutandomi con due cucchiaini ho fatto delle palline di confettura di albicocche, le ho messe su una teglia rivestita da carta forno e subito in freezer per farle surgelare. |
4 Fatto | Iniziamo il primo impasto:Al raddoppio del Licoli, cominciamo la preparazione del primo impasto. |
5 Fatto | Mettiamo a lievitare il primo impasto:Imburriamo il contenitore in cui metteremo l'impasto a lievitare: meglio usare un contenitore graduato o comunque che si sviluppi verso l'alto, in modo da poter verificare facilmente il triplo del volume. |
6 Fatto | Breve passaggio in frigo:Quando il primo impasto è triplicato va messo in frigo (nella ricetta originale dice di sgonfiare l'impasto, quindi impastarlo brevemente, io non avevo letto ed ho saltato questo passaggio) per un'oretta circa. |
7 Fatto | Mentre il primo impasto riposa in frigo:Pesiamo tutti gli ingredienti del secondo impasto e li mettiamo in frigo. |
8 Fatto | Iniziamo il secondo impasto della nuvola di Como:Nella ciotola della planetaria, a cui, questa volta, avremo messo il gancio per lievitati, mettiamo il primo impasto, metà della farina e metà dello zucchero. |
9 Fatto | PROCEDIMENTO CORRETTO PER L'INSERIMENTO DELLA CONFETTURA DI ALBICOCCHEPrendiamo l'impasto ormai incordato e dividiamolo nei pesi desiderati, in questo caso volendo fare due stampi da 1 kg, basta dividerlo a metà. |
10 Fatto | Quello che purtroppo ho fatto io non avendo letto tutta la ricetta:Ho steso tutto l'impasto sul tavolo unto di burro. |
11 Fatto | Seconda lievitazione:Una volta messa nella stampo, la nuvola di Como, va fatta lievitare a 26°C fino a quando raggiunge il bordo dello stampo. Per verificare la corretta lievitazione, basta mettere un bastoncino sullo stampo e vedere quando la cupola della nuvola lo sfiora, a quel punto l'impasto è pronto per essere infornato. |
12 Fatto | Prepariamo la nuvola di Como all'infornata:Quando manca qualche millimetro alla cupola della nuvola per sfiorare lo stecchino, togliamo i nostri dolci dalla cella di lievitazione e li lasciamo all'aria un ventina di minuti (il tempo che si riscaldi il forno), in modo che la superficie si asciughi leggermente e sia più facile fare il taglio alla cupola. MI RACCOMANDO, PULITE BENISSIMO LA TEGLIA O LA GRIGLIA DA EVENTUALI RESIDUI DI ZUCCHERO A VELO, io non mi ero accorta della loro presenza e li ho carbonizzati nel forno, sporcandolo ed affumicando tutta la cucina! |
13 Fatto 45-50 minuti | Cottura della nuvola di Como:Cuociamo in forno caldo a 150/160°C per 45/50minuti (almeno per la mia pezzatura) gli ultimi 10/5 minuti mettiamo la sonda del termometro al cuore, che deve raggiungere i 93/94/95°C. |
14 Fatto | Suggerimenti:Per chi volesse usare stampi di misura differente: |
5 commenti Nascondi commenti
Ciao,bellissime le tue nuvole anche le tue spiegazioni sono molto precise,avrei una domanda ,hai usato il forno statico o ventilato?Voglio tentare di farla vedremo come andrà
io uso sempre forno ventilato
Posso omettere la confettura e aggiungere all’impasto la pasta di lomone?
La ricetta nasce con la confettura congelata, la pasta di limone è tutt’altra cosa.
La puoi inserire nell’impasto come aroma, ma non come farcitura (sempre se parliamo della stessa pasta di limone)
Grazie, allora userò soltanto l’aroma al limone